Menù Speciale per il Santo Natale 2012

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Carissimi Ospiti,
Siamo aperti il 25 dicembre, venite a scoprire il nostro Menù Speciale per il Santo Natale.
Per  ulteriori informazioni e prenotazioni
Telefono : 0114364843

Buon Natale a Tutti Voi

Dear Beloved Guests,
Our restaurant will be opened on 25 December, hurry up for discovering the tasteful Christmas Special Menu  
Please feel free to contact us for any information you may need and for your booking
Telephone : 0114364843

Have a sparkling Christmas Day








Menù di Natale 2012

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Per il pranzo di Natale
L’Osto del BörghVej propone:                   



Come iniziamo:


Piatto di antica tradizione. Acciuga, cappero e rosmarino.
L’incontro della carne fredda con la salsa tiepida



Carne Piemontese Selezionata dal nostro macellaio, battuta sul momento al coltello per esaltarne la bontà, condita con sale, pepe e olio extravergine di nostra produzione



Dovete immaginarvi nelle cucine dei reali dove le cuoche preparavano sublimi pietanze per deliziare il palato della nobiltà: un antipasto raffinato


Flan di carciofi con delicata fonduta di raschera

Il carciofo della Liguria è trasformato dalla nostra cucina in un delizioso sformato con l’aggiunta di una fonduta di raschera (delicata toma piemontese)


Polipetto arrostito, crema di patate novelle e tartufo nero

Tenero polipetto, gustoso e saporito, con una delicata purea di patate impreziosita dal tartufo nero  



Il tonno fresco viene lasciato aromatizzare per 24 ore con grappa bianca ed erbette di campagna e poi guarnito con una delicata salsa di senape, olio oxtravergine e pepe



Capesante lardellate con lenticchie

Il cuore della capasanta, avvolto da una sfiziosa pancetta resa croccante dalla cottura in padella, incontra le gustose lenticchie di Castelluccio.






La Pasta di nostra produzione:



Agnolotti dalla sfoglia sottile al tuorlo d’uovo, si sciolgono in bocca, dolcemente, sino al ripieno di carne e cavolo: vengono pizzicati uno ad uno dai nostri cuochi



Tutto il sapore del porcino racchiuso da una sfoglia delicata
Saltati in padella con una dadolata di porcini  


Reginette con merluzzo e dadolata di pomodoro fresco

La leggerezza e la tradizione natalizia del merluzzo, impreziosite dal pomodoro fresco, rendono superlative le nostre reginette preparate in casa



Zuppa d’orzo con crostini

Una zuppa delicata e piacevole grazie alla fragranza dell’orzo
Le verdure ne arricchiscono il sapore


Gnocchetti di castagne con porri e ristretto di cappone

La dolcezza della castagna rende questo piatto sfizioso
il sapore del cappone lo lega alla tradizione


Cannelloni di capretto e cavolo verza

Croccante, morbido e gustoso
Chi ama l’intenso sapore di questa carne scopre un piatto delizioso


Risotto con topinambur e blu di capra

Riso Carnaroli vercellese, da scoprire la fragranza di ogni chicco
La dolcezza del topinambur si abbandona al gusto deciso del blu di capra


Maltagliati di grano saraceno con pesto di carciofi e calamari

Il pesto di carciofi ottiene vivacità dalla fragranza del calamaro: la pasta fresca, tagliata irregolarmente, è preparata con un trittico di farine (tipo 00, semola e saracena)




I secondi:


Tenero Controfiletto lievemente Scottato in olio extravergine, servito e avvolto da una sinfonia di sapori: la vostra fantasia lo rende unico



Immancabile sulla tavola piemontese. Il Re delle seconde portate, morbido e avvolgente nei gusti e nei sapori


Agnello al cartoccio

Tutto il sapore irresistibile della carne d’agnello unito a quello di antichi e semplici sapori. La cottura in forno le regala una croccantezza strepitosa 


Faraona con vermouth, limone e asparagi bianchi

Morbida e carica di sapore, una vera sorpresa per il vostro palato!



Dentice con Papaya e gorgonzola

La Natura crea,
Noi le diamo una mano...



La fragranza e i profumi del gambero fresco insaporiti dal brandy
Un pizzico di angustura li rende dolcemente piccanti


Filetto di Branzino arrotolato con verdure croccanti

Il profumo e il sapore del branzino ci portano al mare...
Le verdure e l’olio extravergine degli uliveti della Puglia fanno il resto...




 I Nostri Dolci:

Torronata con cioccolato caldo

Delizioso semifreddo al torrone con all’interno scaglie di cioccolato e mandorle
tostate reso ancor più sfizioso dall’aggiunta di cioccolato caldo


Biancomangiare ai marron glaceè e salsa al mandarino

Dolce mangiare, ogni cucchiaino è una delizia di gustoso maron glaceè
Lo abbiniamo con questo frutto unico e colorato


Parfait alle Noci con zabaione tiepido

Squisito semifreddo a base di noci caramellate adagiato su un letto di
Zabaione caldo


Cuore caldo al gianduia con salsa di fragole

Sformato con cuore morbido, lo rompi e incontri la cremosità del gianduia e i sapori delle nocciole d’Alba. Scoprirete infine la freschezza della salsa di fragole



Torta di pere al brachetto con zabaione al moscato

Soffice e gustosa: la dolcezza delle pere avvolta dallo zabaione
Che delizia!



Semifreddo al limone e meringa

Leggero semifreddo a base di limone e meringa fresca



coperto
€ 3,00
                                                                            
                                                                                    



La Nostra Pasta Fresca

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Chi ama cucinare lo sa: niente dà più soddisfazione che mettere, letteralmente le mani in pasta. Partire da  pochi, semplici  ingredienti per ottenere bocconi golosi dalle mille forme e sapori diversi. Parliamo della pasta fresca, ripiena e non. Sfoglia sottile, impasto con uova o senza: una tradizione che parte da lontano e attraversa tutte le regioni italiane.







Intuizione  Prodigiosa
 Quando l’uomo è riuscito a coltivare il grano si deve essere posto il problema di come sfruttare quei piccolo semi dorati. La soluzione più facile è subito apparsa quella di mescolare la farina con ingredienti umidi: acqua uova. Gli Etruschi confezionavano lunghi nastri di pasta, chiamati lagana, che venivano cotti in un brodo di verdure. Sembra  che Cicerone ne andasse matto. Tagliatelle o lasagne  che fossero, il dado era tratto. Nacquero piano piano laboratori di produzioni di pasta fresca mentre la pasta fresca fatta di uova e farina divenne parte  del corredo di conoscenza di ogni ragazza  da marito.


Mondi di donne 
Un piano di legno per dare rugosità, un matterello per stendere la sfoglia il più sottile possibile soprattutto l’esperienza per capire le piccole variazioni da portare a seconda delle stagioni. Le mani veloci che annodano  i tortellini bolognesi, il coltello che schiaccia l’orecchietta pugliese, il ferretto che arrotola i maccheroni calabresi … Mondi di donne. Famose le sfogline  bolognesi, che allungano la sfoglia con il solo uso del matterello e che poi la tagliano a mano. Molte sono le curiosità: C’e chi dice che sia meglio impastare al mattino, perché ci sono meno impurità nell’aria, che se tira vento i tortellini non si chiudono bene. E ancora: meglio se le donne lavorano insieme, cosi parlano e non sbocconcellano il ripieno …

Dal Piemonte alla Puglia  
Dicevamo: Tanti impasti. Si dividono innanzitutto tra quelli a base do farina di grano duro o di grano tenero, in varie proporzioni  e acqua come per i corzetti, le trofie e le linguine liguri, le orecchiette pugliesi gli gnocchetti sardi al cui impasto si aggiunge un po’ di zafferano, per indorare e insaporire il preparato. Il giallo dei tuorli risplende invece negli impasti ricchi di uova: normalmente 1 uovo ogni 100g di farina (ma chi vuole può  aggiungere qualche tuorlo per rendere la pasta ancora più saporita). È  il caso della maggior parte  delle paste emiliane (lasagne, tagliatelle, tagliolini), includendo anche la pasta ripiena: dal minuscolo tortellino, al tortellone, il formato XL dalle gamma. I casonsei della Valcamonica, gli agnolotti del plin piemontesi dove il plin non è altro che il pizzicotto con cui si sigilla la pasta.














La storia di una professione nata per caso e diventata oggi passione irrinunciabile.

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A trentatré anni gli regalarono una divisa da cuoco, quasi per gioco. E pochi tempo dopo Angelo Losito rilevò L'osto del 'Borgh vej'. Non è una solo bella favola quella che andiamo a raccontarvi, ma è la storia di una professione nata per caso e diventata oggi passione irrinunciabile.
«Volevo offrire agli amanti della buona tavola un'alternativa a ricette esageratamente condite, 'pesanti', non rispettose degli ingredienti. Cosa c'è di meglio di un piatto di spaghetti al sugo preparato con un cuore di bue saltato in olio di qualità e arricchito da una foglia di basilico?”.


L'osto del 'Borgh vej' è dunque il luogo dove sperimentare il sapore. L'impronta è quella piemontese: d'altra parte non poteva essere altrimenti, vista la posizione del ristorante - ex osteria dove si mesceva il vino e si serviva pasta e fagioli - giusto nel cuore della Torino antica. Così il menù propone favolosi agnolotti del plin, battuta di carne di fassone, vitello tonnato vecchio Piemonte (senza maionese), terrina d'oca in salsa di mirtilli, molti flan diversi, a seconda delle verdure di stagione, e saporite zuppe di farro o orzo. Ma le origini dello chef non si smentiscono e la carta presenta magnifici piatti di pesce tra cui il filetto di San Pietro con asparagi, i maltagliati di grano saraceno con asparagi e calamari, battuta di pesce crudo.

«Il rispetto degli ingredienti è per me fondamentale, ma se voglio raggiungere questo obiettivo il segreto è uno solo: prodotti di prima qualità».
Così Angelo acquista il pesce personalmente ai mercati generali, la carne è quella certificata piemontese, la frutta e la verdura arrivano da un'accurata ricerca a Porta Palazzo. E l'olio extravergine di oliva è quello prodotto dai suoi stessi ulivi coltivati in Puglia (un omaggio alla loro bellezza la si troverà all'ingresso del ristorante:


Sono cresciuto arrampicandomi su questi alberi...»

(Rivela lo chef con un pizzico di nostalgia).

Se la natura regala tante prelibatezze, perché alterarle? Questa l'idea di fondo del locale. A pranzo e a cena, saranno quindi portate gustose ma leggere a conquistare i palati, tanti piatti stagionali da scegliere dalla carta o consigliate, per il mezzogiorno, da un menù degustazione.


«Da aprile in poi, alle due sale decorate da mattoni a vista e da numerose stampe antiche della 'Torino che fu', si aggiungerà l'intimo déhors su piazza IV marzo, luogo ideale per trascorrere qualche ora degustando la vera tradizione enogastronomica piemontese».


E sì, perché ancora non abbiamo parlato della cantina: 200 etichette da ogni parte d'Italia, come vorrebbe sempre la cultura della ristorazione.
Per chi aveva detto «non farò mai il cuoco» la 
strada percorsa è stata tanta, così come le soddisfazioni: ed è questo l'aspetto più entusiasmante del lavoro di Angelo Losito








Lo staff: Jessica,Maurizio, Angelo,Julia e Mattia

Un Saporito mix tra tradizione piemontese e fantasia pugliese

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Ci troviamo in via Tasso- ovvero in piazzetta IV Marzo,oggi polo importante della movida cittadina- per far visita a un ristorante che da diciassette anni accoglie le escursioni gourmande dei torinesi.












Un locale antico. Già durante la Grande Guerra vi si mesceva il vino e si serviva pasta e fagioli, in cui rivive la storia della città, tanto nelle stampe e fotografie in bianco e nero alle pareti, quanto nello spirito riservato ma mai formale della accoglienza.




Nelle sue salette in stile, quelle al piano di sotto sono valorizzate da belle volte a botte di mattoni a vista è palpabile un’eleganza sobria, squisitamente torinese

Anche la cucina è un inno al Piemonte, per quanto punteggiata di felice suggestioni mediterranee, dovute alle origini pugliesi di Angelo Losito. Il patron, che racconta volentieri il suo approdo alla ristorazione, la passione per la buona tavola, L’incoraggiamento degli amici e il dono di una divisa da chef, chiaro presagio











All’Osto del Borgh Vej ha lanciato una proposta raffinata, fondata su un leitmotiv preciso: la scelta di cotture leggere che valorizzino le materie prime, la predilezione per l’olio extravergine d’oliva (quelli dei suoi uliveti ad Acqua viva delle Fonti, nel barese) e il rifiuto categorico della panna, che copre e appesantisce i piatti. Cosi nascono le sue ricette, tradizionale e di stagione.


Mentre in carta non mancano mai i grandi cavali di battaglia (il mitico vitello tonnato vecchio Piemonte , senza maionese e gli agnolottini del Plin fatti a mano),tra le specialità pugliesi scopriamo con entusiasmo il tipico pure di favette, i ceci,il polpo con carciofi croccanti e le caramelle di merluzzo. Tutta la pasta è preparata in casa, cosi come il dessert: dalla tarte tatin allo sformato al gianduia, dal parfait al dolce Torino, omaggio irresistibile alla città base dei suoi sapori storici (gianduia, vermouth e savoiardi).
 Dolce Torino

Da provare, inoltre la degustazione fissa o il piccolo menu, in abbinamento a un ottimo vino piemontese, nazionale o francese.

 
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