Tour Enogastronomico 2013

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Angelo Losito e lo Staff de “L’Osto del Borgh Vej” Vi invitano tutti i  venerdì   a partire delle ore 20.00, a partecipare al nostro “Tour Enogastronomico alla ricerca dei sapori d’Italia”. Faremmo insieme un viaggio attraverso i principali piatti tipici di ogni regione; cominciando dalle pietanze avvolgenti della Puglia e navigando verso mari e monti scopriremo insieme i gusti e gli odori genuini, e assaggio dopo assaggio, verrete deliziati dal sapore italiano nell’incantevole piazzetta IV Marzo.


La Puglia è una terra in cui il sapore del mare e quello della terra si fondono creando delle ricette che nella magica atmosfera pugliese esprimono tutto il loro sapore. 
I “comandamenti” di questa cucina sono quattro: l’olio, il grano, le verdure e il pesce.

1 marzo Menù Tipico  “Regione Sicilia”
una cucina genuina che parte da una base semplice, arricchita di  ingredienti e sapori

Menù tipico Sicilia

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Menù tipico REGIONE SICILIA
venerdì 22 febbraio ore 20,00

La seconda tappa del nostro “Tour enogastronomico” si fermerà alla Sicilia, scopriremo insieme una cucina genuina che parte da una base semplice, arricchita di  ingredienti e sapori



Antipasti:
     Misti di antipasti tipici siciliani
     (Guastedde, sformato di ricotta e pomodorini, Melanzane)

Primi:
 Pasta c’anciova e muddica
 (Pasta con alice e mollica di pane tostati)

Secondi:
Sarde allo beccafico
( sarde farcite profumate di alloro)
 Dolce:
Sciù
(Bignè ripieni con delicata crema pasticcera


Il menù comprende antipasti, primo,secondo,dolce e vino

   25,00€ a persona

Prenotazioni ed informazioni:
011.4364843
www.losto.it


Menù tipico regione Sicilia.

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La cucina siciliana
La gastronomia siciliana è probabilmente la più antica d’Italia , è forse la più ricca di specialità, certo è la più scenografica. Persino il piatto più italiano che ci sia, la pasta asciutta, ebbe nell’isola del sole la sua culla, al tempo della dominazione araba. Il nome più antico era “maccarunne”, da “maccare” cioè schiacciare (il grano evidentemente) per impastare.
Ai tempi della raffinatissima civiltà della Magna Grecia in Sicilia, fiorita all’incirca quattro secoli prima di Cristo, la cucina era già tenuta in gran conto: il cuoco Trimalcione, nativo di Siracusa o di Gela, divenne così famoso per la sua abilità, da essere conteso in tutto il mondo gredo.
Il primo libro di cucina siciliana della storia risale ad un antico trattato Il cuoco siciliano” scritto da un certo Miteco di Siracusa; ci fu persino un tale Labduco, siciliano anch’egli, che aprì una scuola alberghiera.

Un altro record è quello delle svariatissime influenze che sulla gastronomia siciliana vennero sovrapponendosi:Greci, Romani, Arabi, Normanni, Angioini,Aragonesi, Spagnoli e Inglesi, popoli provenienti dalle più lontane contrade portarono nell’isola del sole usanze e ingredienti che si innestarono, fondendosi senza difficoltà, sulle tradizioni locali.
La cucina siciliana esiste e resiste nelle famiglie tramandata dalle abili mani delle donne, cui da sempre è affidato il compito di preparare, cuocere, servire. Non già di acquistare; di questo si occupa di solito l’uomo di casa. La donna infatti resta fra le mura domestiche e la giornata appena le basta per preparare tutto quanto è necessario al pranzo e alla cena , ricchi di piatti elaborati.

Per finire, la caratteristica fondamentale della cucina siciliana è il fatto che uno stesso piatto può essere preparato in una versione più ricca è una più modesta. Si parte cioè da una base semplice, che poi viene arricchita di ingredienti e sapori complementari.

 
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